Nella nostra attività di assistenza alla maternità e all’accoglienza della vita nascente, ci imbattiamo spesso in storie davvero speciali.
Storie che hanno dell’incredibile.
Storie che pensi non possano davvero esistere se non nelle fiction!
Invece no.
Sono vere, reali, incredibili e tuttavia, straordinariamente autentiche e struggenti.
L’ultima, ve l’avevamo raccontata e documentata con tanto di foto e nomi reali; Vanessa e la piccola Maria Nicole! Alla quale, nel frattempo, è nato un quarto fratellino! Concepita durante il lockdown e della quale, fino al giorno in cui non ha visto la luce, non sapevamo quale fosse la sorte. Salvata da una decisione irreversibile, salvata dalla possibile strada di un parto in anonimato.
Invece, Vanessa c’ha ripensato!
E quella figlia l’ha voluta con tutta l’anima.
Perché?
Noi dei Centri di Aiuto alla Vita lo sappiamo bene il perché.
Tuttavia, Margherita (nome di fantasia) 15 anni appena compiuti, ce lo ha ricordato in tutta la sua semplicità, in tutta la sua spontaneità:
perchè noi donne siamo nate per essere madri!
Sentiamo già un coro che mormora:
“ma quando mai!? Mica tutte le donne vogliono fare i figli ed essere madri!”
Risposta: “lo sappiamo!”
Così, però, come sappiamo che solo le donne possono dare alla luce un essere umano e se quella stessa donna si porrà nella condizione di non rinunciare a quella vita, quel figlio nascerà!
Margherita, è venuta da noi con la sua mamma.
Inizialmente, spaventate entrambe.
Inizialmente, solo con quell’intima ed inconsapevole certezza: noi donne siamo nate per essere madri!
Disorientate ma consce del grande privilegio di cui erano protagoniste.
Lì, è iniziato il travaglio di Margherita.
Lei piccola donna, contro il giudizio del mondo efficientista e perfezionista!
Lei, che già al secondo colloquio aveva dato un nome a quel bambino e del quale ha voluto sentire il battito a 9 settimane e 5 giorni.
Quel giorno è stata un’esperienza al limite tra un giro di giostra e un oscuro viaggio nell’ignoto!
Lei, aveva percorso tutte le strade; anche quella del consultorio che le aveva fissato l’appuntamento per l’interruzione di gravidanza il 15 luglio. Al quale si è anche presentata per testare la sua vera volontà di disfarsi di quel figlio.
Ma è andata via.
Ci ha richiamati e ci ha chiesto conferma di tutti gli aiuti che avremmo potuto darle.
Ecco, noi dei Centri di Aiuto alla Vita amiamo riconoscere cose come queste come miracoli!
Scrive un’autrice di nome Lisa Zuccarini: “Miracolo è quando il cielo tocca la terra e si manifesta ai nostri occhi in tutta la sua gloria. Un figlio che nasce e ti viene messo in braccio non è roba di quaggiù. È l’inspiegabile che si fa reale, l’impossibile all’uomo che diventa possibile attraverso il divino. È una meraviglia ai nostri occhi, grossa, da togliere fiato al cuore e far intravedere il paradiso tutto intero tutto insieme di botto.”
Il figlio di Margherita non è ancora nato, non è ancora uscito dal suo grembo ma gli è stato concesso di continuare a vivere nonostante il mondo urli: “No!”
“E’ troppo presto!”
“E’ troppo povera!”
“Poco istruita!”
“Senza lavoro!”
“Immatura!”
“Inesperta!”
In parte, può esserci del vero, ma stiamo pur sempre parlando di una VITA!
La VITA di un altro, tra le tante cose!
E la nostra esperienza ci insegna tutti i giorni che se intorno ad una mamma, giovane o meno giovane, ricca o povera, impiegata o disoccupata, ci sarà una rete ad accogliere lei ed il suo bambino, quella mamma sceglierà la vita! Sempre!
Margherita ancora non lo sa di essere protagonista di un miracolo, perché scrive sempre la Zuccarini, che umanamente e inevitabilmente, arriva il momento dello smarrimento: “…tocca assorbire il colpo, decidere se credere o no. Il cielo esiste, ti viene a cercare, e te sei in ballo e ora lo sai. Niente sarà più come prima […] Con la stanchezza lo stravolgimento e la nostra umanità che non sa che pesci pigliare davanti al mistero. Ma grazie al Cielo, arriva un tocco. E la voce che dice non temere. Sarebbe tutto troppo, se non ci fosse quel Qualcuno che avvicinandosi ti dice di non aver paura. Niente sarà più come prima, ma non sei solo.”
Ecco, noi crediamo che finora Margherita abbia ascoltato solo il sussurro di Chi le ha ispirato di accogliere quella vita e tanto è bastato per dare buca al secondo appuntamento, il 30 luglio, fissatole dagli zelanti operatori del consultorio.
Tanto è bastato per affidarsi alle numerosissime persone che la amano per continuare questo cammino che sappiamo, non sarà facile. Ma del resto, a chi è stata assicurata la facilità della vita?!
Se tanto è bastato a proteggere quella Vita, confidiamo nel momento salvifico in cui ascolterà ancora meglio quel Padre che l’ha scelta per essere la mamma di Davide.